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SpyCloud: controlla se e quando le tue credenziali sono state violate

    • ByMichele Pinassi
    • 08/09/2018

    “Tre sono le cose difficili; custodire il segreto, soffrire le
    ingiurie, ed impiegare bene il tempo.”

    Chilone di Sparta

    Abbiamo già affrontato molte volte il problema della violazione degli account e dei data breach, che espongono le nostre credenziali (e-mail e password) e le rendono disponibili ai malintenzionati.

    Data breach anche importanti sono ormai all’ordine del giorno, con la diffusione di migliaia di credenziali e relative password che mettono, potenzialmente, a rischio la nostra libertà e ci espongono a furti di identità e frodi.

    Oltre alle azioni preventive, come l’uso di una password diversa per ogni account, spesso è difficile venire a conoscenza se un nostro account è stato compromesso, se non quando ormai è troppo tardi. Negli ultimi tempi sono nati dei portali, come ad esempio SpyCloud, che raccolgono i dati esposti pubblicamente nei vari data breach e ci permettono di verificare se il nostro account è tra di essi. Ed anche quale password è stata violata, così da poter prendere le necessarie precauzioni.

    Come funziona ?

    Una volta digitato il nostro indirizzo e-mail nella schermata iniziale del portale spycloud.com, il sistema invia una conferma di attivazione nella nostra mailbox (misura di sicurezza per evitare che altri possano indagare sul nostro indirizzo e-mail).

    Dopo aver confermato ed attivato l’account (il portale chiede di scegliere una password per gli accessi successivi), si accede ad una dashboard che visualizza, sulla timeline, il numero e l’andamento delle “violazioni”.

    Senza farsi prendere dal panico (comprensibile, perché scoprire che il proprio account è stato violato non è mai piacevole…), iniziamo ad indagare puntualmente sulle violazioni: portando il mouse sui “pallini” è possibile visualizzare il dettaglio del data breach che ha esposto le nostre credenziali.

    In questo caso, ad esempio, è un vecchio account su Zoosk (un social network) che non utilizzavo più da anni. Nel popup viene anche visualizzato il dettaglio del data breach.

    Esplorando i dettagli relativi al mio indirizzo e-mail, dal menu sulla sinistra Watchlist-> Email addresses, si ottiene l’elenco di tutti i data breach dove è presente, con la possibilità di visualizzare la password “carpita” indebitamente. Fortunatamente, almeno nel mio caso, si tratta di account quasi tutti disattivati, con password vecchie e non più usate.

    Conclusioni

    Per quanto possa comunque trattarsi di una analisi parziale (certamente non tutti i data breach sono stati diffusi pubblicamente), è comunque uno strumento utile per capire se e fino a che punto sono compromessi i nostri account.

    Inoltre, se non ho capito male, il servizio notifica in caso di nuovi breach che coinvolgono i nostri domini e/o indirizzi e-mail.

    Buona verifica !

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    Michele Pinassi

    Wannabe hacker, currently dad and cybersec op for fun and profit

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    “Vorrei soltanto riuscire a comprendere come sia possibile che tanti uomini, tanti paesi, tante città e tante nazioni talvolta sopportino un tiranno solo, che non ha altro potere se non quello che essi stessi gli accordano, che ha la capacità di nuocere loro solo finché sono disposti a tollerarlo, e non potrebbe fare loro alcun male se essi non preferissero sopportarlo anziché opporglisi”

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    “Vorrei soltanto riuscire a comprendere come sia possibile che tanti uomini, tanti paesi, tante città e tante nazioni talvolta sopportino un tiranno solo, che non ha altro potere se non quello che essi stessi gli accordano, che ha la capacità di nuocere loro solo finché sono disposti a tollerarlo, e non potrebbe fare loro alcun male se essi non preferissero sopportarlo anziché opporglisi”

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