Quegli strani campi di “erba rossa”

In questo periodo dell’anno, quando la natura è immersa nel lungo letargo invernale, capita di assistere a scenari surreali con campi “rossi” o “arancioni”, dalle strane sfumature che poco hanno a che vedere con i tipici colori invernali.

Anche vicino casa mia, nella zona agricola tra San Rocco a Pilli e Bagnaia, molti campi sono improvvisamente diventati “rossi” e non nego di aver avuto una certa preoccupazione nella colorazione non proprio naturale dell’erba.

campirossi

La misteriosa colorazione non sembra però essere sfuggita all’attenzione della cittadinanza, tanto che anche sulla stampa (in questo caso “La Nazione” di Sabato 11.01.2014) è apparso un articolo in merito al fenomeno, adducendo come causa l’uso massiccio di diserbanti.

A quanto sembra la causa di questa strana colorazione è il glifosate, comunemente reperibile in molti diserbanti tra cui il più noto RoundUP della Monsanto, nota multinazionale di biotecnologie agrarie.

Da alcune ricerche in rete, ho appreso che ci sono pericoli per la salute umana:

“Il glifosate ha la caratteristica di durare pochi giorni – spiega il professor Gianni Tamino, docente di Biologia presso l’Università degli Studi di Padova– ma come prodotti di degradazione dà origine a metaboliti dannosi”
Che cosa comportano questi metaboliti? “C’è uno studio scientifico pubblicato dalla rivista Cancer – spiega Tamino – che dimostra che l’uso del glifosate comporta l’aumento dei linfomi non Hodgkin
A quanto sembra, l’uso di tali sostanze dovrebbe essere vietato vicino ai corsi d’acqua perché può provocare inquinamento nelle sottostanti falde acquifere, con conseguenze che è facile immaginare:
L’irrorazione del glifosate, infatti, “è altamente vietata nei pressi dei corsi d’acqua e delle zone umide a causa della sua accertata tossicità, anche a basse concentrazioni, sugli organismi acquatici”, dice il professor Fabio Taffetani, ordinario di Botanica sistematica dell’Università politecnica delle Marche, che contro il massiccio uso del glifosate ha lanciato un appello indirizzato alla Provincia di Ancona, fan della chimica a bordo strada. “Del resto – spiega – queste avvertenze sono riportate in etichetta”.
Trovandomi spesso a fare jogging tra campi che sono improvvisamente diventati “rossi” (no, non comunisti…), non posso certo negare una certa preoccupazione, soprattutto perché mi capita spesso di trovarmi nella zona proprio mentre gli agricoltori lavorano le loro terre, a quanto pare anche con diserbanti tossici e pericolosi per la salute umana.
[testimonial name=”Thongprakaisang S, Thiantanawat A, Rangkadilok N, Suriyo T, Satayavivad J.” site=”PubMed” url=”http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/23756170“] Glyphosate is an active ingredient of the most widely used herbicide and it is believed to be less toxic than other pesticides. However, several recent studies showed its potential adverse health effects to humans as it may be an endocrine disruptor. […] These results indicated that low and environmentally relevant concentrations of glyphosate possessed estrogenic activity. [/testimonial]
Segnalo una interessante intervista di Rtoscanaweb all’agronoma Francesca Castioni, proprio su questo tema: http://www.spreaker.com/user/radio0564news/campi-rossi-e-diserbanti
Nella foto, non mia: paesaggio vicino al Fiume Elsa

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9 comments
  1. Buongiorno
    Confermo che anche nelle campagne tra Livorno e Pisa vi sono gia da almeno due anni appezzamenti di erba ben distinti di colore rosso, mai visti prima d’ora.

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