L’Oasi di Vendicari e la tonnara di Marzamemi

Oasi di Vendicari, verso Cala Mosche

Ripartiamo verso sud, direzione Oasi di Vendicari, vicina solo qualche manciata di km. Entriamo all’ingresso di Calamosche, con l’accesso all’omonima spiaggia, dove per 5€ ci offrono -oltre al parcheggio- anche acqua e corrente.

In vista di Calamosche

Lo spiazzo, in mezzo a carrubi ed olivi, è polveroso ed assolato ma non essendoci alternative ci fermiamo qui e ci incamminiamo verso Calamosche per passare una giornata al mare.

Calamosche

Dopo circa 15 minuti di cammino nella riserva, sotto un sole tremendo, arriviamo alla famosa spiaggia già gremita di ombrelloni e bagnanti. L’acqua è limpida e fresca, creando riflessi azzurri e blu in mezzo agli scogli che circondano la cala.

La scogliera

Fortunatamente è anche abbastanza ventilato, così da rendere la calura estiva molto più sopportabile. Nel pomeriggio però il vento aumenta di intensità, tanto che alcuni ombrelloni volano letteralmente via, tra le grida divertite dei bagnanti.

Marzamemi, dalla spiaggia

La sabbia vola ovunque e dopo aver pazientato nella speranza che il vento si placasse, complice anche l’avvicinarsi del tramonto, decidiamo di ripartire verso il vicino paesino di Marzamemi per trovare un posto dove dormire.

La tonnara di Marzamemi

Marzamemi è un piccolo borgo, con porticciolio, a vocazione turistica che offre una delle più belle scenografie della Sicilia: la sua Tonnara, completamente ristrutturata, con ristoranti tipici e negozietti tutto intorno. E’ bellissimo ed al calar della sera, quando si illuminano i locali, l’atmosfera è ancora più romantica.

Locali a Marzamemi

Mangiamo qui, ad un chioschetto, due arancini ed un trancio di pizza, al fresco della sera. In giro pochissime persone ed i tanti negozietti presenti sono praticamente vuoti. Quest’anno, complice la crisi ed il tempo instabile, la “stagione” tarda ad arrivare…

Tonnara di Marzamemi

Dormiamo sul lungomare, a poche centinaia di metri dal centro, dove la mattina ci sveglia l’apetto scassato del panaio, che reclama a gran voce la bontà del suo pane appena sfornato.

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