Social Networks: bloccare o permettere ? Meglio limitare !

Da alcuni studi, sembra che l’uso di Facebook sul posto di lavoro diminuisca la produttività di almeno l’1,5% e che il costo dei social network (LinkedIn, Twitter, Facebook) sia una bella cifra:

Morse PLC, una società specializzata in servizi IT, ha condotto lo studio su 1.460 impiegati inglesi, scoprendo che il 57% di loro accede ai siti di social networking in ufficio per motivi personali. La società ha calcolato che la mancata produttività di questi dipendenti costa alle imprese del Regno Unito qualcosa come 2,25 miliardi di dollari all’anno.

Fonte: ComputerWorld

Da una parte ci sono i dipendenti, che reclamano il loro diritto ad informarsi, dall’altra i datori di lavoro che vorrebbero dipendenti concentrati più sul lavoro che sulle chiacchere. Penso che tutti e due abbiano ragione: se da un lato è giusto dedicarsi al lavoro, dall’altro è anche vero che una pausa caffè (magari su Facebook) non ha mai ucciso nessuno !

Come si può, però, limitare l’uso dei Social networks (ma anche il porno, ad esempio, o la lettura quotidiani on-line…) ad una pausa caffè che non si trasformi nell’intera mattinata ?

La risposta è un proxy con SquidTL:

SquidTL is a software created for administrators that want to limit usage of particular web sites. Because HTTP is a stateless protocol, it’s very difficulty to calculate the right amount of visits by an user, so SquidTL check the amount of connections originated by each proxy user.

SquidTL è un software opensource, sviluppato dal sottoscritto, che si preoccupa di limitare -o impedire- l’uso di specifici siti web. Consultando il workflow si capisce come il prodotto sia estremamente flessibile e potente:

Ogni regola creata (che può essere un limite od un blocco) viene assegnata ad uno o più gruppi di utenti. Ogni regola afferisce anche ad un periodo di tempo specifico (può essere 24/7 oppure solo ore di lavoro, solo in pausa pranzo, etc etc) permettendo una maggiore flessibilità nel definire i momenti di validità (su base settimanale) delle regole.

Gli utenti sono riconosciuti secondo IP o login (SquidTL non si occupa di autenticare l’utente ma si può configurare Squid perchè esegua l’autenticazione) e vengono assegnati a gruppi, per facilitarne la gestione.

Il tutto viene gestito attraverso una comoda e pratica interfaccia web sviluppata in PHP e la quasi totalità delle impostazioni viene applicata in tempo reale: tutto il sistema è fortemente basato su MySQL.

I requisiti di sistema necessari sono veramente esigui: è sufficente un PC di media potenza (Pentium III 800Mhz) con almeno 1GByte di spazio libero (tra DB MySQL, Log, liste…) e 256MByte di RAM, dove installare una distribuzione GNU/Linux (SquidTL è stato testato con successo su Slackware, Debian ed Ubuntu) con i seguenti pacchetti software: Apache HTTP Server, MySQL, PHP, Squid.

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