Via al servizio di Bike Sharing a Siena

Non voglio fare il gufo, lo premetto subito, ma ho il terrore che i 511.000€ di soldi pubblici (provenienti da finanziamenti regionali ed europei, come ho descritto qui: Bike Sharing a Siena) vadano sprecati a seguito di un flop del servizio di bike sharing appena inaugurato nella nostra città.

Un comodo riepilogo delle spese può essere letto nella determina dirigenziale n. 1299 del 01/0972015 relativo alla FORNITURA E POSA IN OPERA DI BENI PER LA COSTITUZIONE DI UN SERVIZIO DI BIKE SHARING ELETTRICO NEL COMUNE DI SIENA

Città, Siena, che arriva in notevole ritardo rispetto anche ad altre città del meridione, come Polignano a Mare o Lecce, dove tale servizio esisteva (a Lecce stanno provando nuovamente a farlo funzionare) ma che -lo dico da testimone diretto- è stato un vero e proprio flop:

Mi auguro, ovviamente, che a Siena non accada tutto questo. Che vi sia, in primis, una coscienza civile più elevata che nei paesi del bellissimo meridione dove tale servizio è clamorosamente fallito e le infrastrutture danneggiate. Mi auguro che i senesi apprezzino la nuova opportunità di spostamento, più salutare e meno inquinante (oltre che meno costosa). Mi auguro anche che l’Amministrazione sappia creare al più presto quella rete di piste ciclabili indispensabili per far funzionare in sicurezza (dei pedoni, dei ciclisti e degli automobilisti) il servizio. E mi auguro anche che i vandali decidano di risparmiare le biciclette elettriche e le relative postazioni di ricarica: in questo la collaborazione della cittadinanza, per controllare e denunciare, è fondamentale.

Insomma, al di là dell’essere a favore o meno, il Bike Sharing rappresenta una sfida di civiltà anche per la città di Siena. Si accettano scommesse (virtuali) su come andrà a finire…

Fonti consultate:

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