Le scie chimiche ed altre amenità…

Stamani mattina, in sella al mio fedele scooter e sensibilmente anestetizzato dal fresco mattino primaverile, volgendo lo sguardo verso la mia magnifica Siena al di là delle verdi colline della campagna toscana, ho visto sopra le torri alcune scie di condensazione che tagliavano il cielo azzurro.

Forse influenzato da un articolo su Scientology che avevo letto proprio il giorno prima, ho iniziato a riflettere su come un tale fenomeno potesse essere diventato oggetto di “scontri”, talvolta anche piuttosto accesi, tra chi è convinto che si tratti di scie chimiche e chi, più semplicemente, sostiene che si tratti di semplice vapore acqueo.

Ovviamente potrei anche sbagliarmi e non voglio scatenare “guerre di religione” sull’argomento ma, francamente, credo che queste bianche striature nel cielo siano totalmente innocue. Lo credo perché, al di là di interviste ad eminenti studiosi, confidenze da parte di personalità militari, articoli sul web ed interrogazioni parlamentari, non vedo come i “governi” possano pensare di effettuare esperimenti diffondendo sostanze chimiche nell’aria attraverso “scie” di colore bianco, quindi ben visibili e localizzabili. Inoltre trovo difficilmente controllabile la stessa dispersione di tali presunte “irrorazioni”, essendo soggette ai venti, alle termiche e ad una infinità di altre variabili (senza contare che in un qualsiasi esperimento debbono anche studiarsi gli effetti, altrimenti a cosa serve ?). Sarebbe anche curioso capire come queste sostanze potrebbero interagire con le tante già presenti nell’atmosfera più o meno inquinata delle nostre città, come benzene, ozono e idrocarburi vari, senza contare quelle nei cibi. Certo, chi è convinto dell’esistenza delle scie chimiche ripeterà, come un mantra, che sono esperimenti segreti sviluppati da super-scienziati e studiosi e che non possiamo capire. E poi ci son di mezzo i “militari”, quindi chissà cosa diavolo si sono inventati !

Inoltre uno degli argomenti più usati, comune a moltissime altre teorie del complotto, è che essendo esperimenti segreti, le stesse agenzie governative che le promuovono gettano discredito su coloro che avvertono del pericolo, alimentando lo scetticismo e potendo continuare indisturbate nei loro esperimenti.

Insomma, lo stesso fatto che sia un segreto e che “non possiamo capire”, rende reale la credenza: una sorta di doppia negazione booleana (non lo vedo/percepisco + non posso dimostrarlo = è reale). Tra l’altro, molte di queste spiegazioni sono utilizzate anche da alcuni “fedeli” per la giustificazione di pratiche o credenze “religiose”….

Non voglio farla lunga su una questione che, sinceramente, neppure mi appassiona più di tanto: è l’aspetto della “credenza” che si trasforma in “convinzione” ad essere affascinante, come se la mancanza di prove reali, suffragate da testimonianze più o meno attendibili (ed il Web è un incredibile catalizzatore, ricettacolo  e diffusore di “prove reali” a credenze di ogni tipo), convincesse ancora di più dell’esistenza di una certa “cosa”.

Concludendo, non ricordo più cosa stavo scrivendo e di cosa stavo parlando…anzi, a pensarci bene oggi mi sento anche un po’ strano… 

Hai trovato utile questo articolo?

Questo articolo è stato visto 6 volte (Oggi 1 visite)
Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.