Traffico in città: quando la ZTL è un colabrodo…

Siena è stata una delle prime città d’Italia ad interrogarsi sul traffico veicolare nel centro storico della città che, lo ricordo, è patrimonio UNESCO sin dal 1995.

Croce del Travaglio

In proporzione al numero di abitanti, la ZTL della nostra città è una delle più estese e fu proprio nel 1962 che, con la chiusura di Piazza del Campo alle auto, venne realizzata una delle prime “Zone a Traffico Limitato” d’Europa.

Da allora la ZTL è stata, negli anni, estesa fino alle mura della città, attraverso la creazione di 15 varchi elettronici (con stessa tecnologia Telepass dei caselli autostradali) dove i veicoli dotati del trasponder possono transitare senza problemi mentre per gli altri il sistema provvedere a scattare delle fotografie che vengono successivamente inviate al Comando dei VVUU per una verifica sulle targhe.

Via Banchi di Sopra

Mi è capitato anche di sentire qualcuno che rammentava i bei tempi andati, quando con la “Campagnola” o la 500 si entrava fin dentro l’anello di Piazza del Campo !

Comunque, cosa sia successo negli ultimi 10 anni non lo so spiegare ma, di fatto, nel centro città è aumentata di molto la presenza di veicoli privati e camion per il trasporto merci che talvolta creano code anche piuttosto lunghe, con i turisti che, tra una foto e l’altra, cercano di non farsi investire.

Ricordo ancora che l’Assessore Maggi, con la delega al Traffico per il Comune di Siena, ci raccontò che in via Banchi di Sopra (il “Corso” di Siena) transitano circa 700 veicoli al giorno. Addirittura, sempre per bocca dell’Assessore, è capitato che, beneficiando del permesso, alcuni autotrasportatori utilizzassero le vie del centro città come “scorciatoia” rispetto al normale percorso attorno alle mura.

Via Banchi di Sotto

Certo, è innegabile che un centro storico dove insistono attività commerciali debba essere anche interessato dal traffico per la consegna delle merci, al quale si aggiungono i veicoli di raccolta della spazzatura (e questa è una nota dolente…), i taxi, le auto private… tuttavia mi domando se tale traffico deve essere consentito durante tutto il giorno ed in maniera pressoché indiscriminata, soprattutto nelle vie adiacenti a Piazza del Campo.

C’è sicuramente da dire che la conformazione di Siena non aiuta a trovare percorsi alternativi: la Croce del Travaglio, punto nevralgico della città, già ai tempi della Repubblica di Siena era famosa per essere un nodo critico della circolazione. Qui si intersecano, infatti, le tre principali direttrici: Via Banchi di Sopra, per chi proveniva da Firenze, Via Banchi di Sotto, per chi invece arrivava da Sud (la Cassia) e Via di Città per chi arrivava dal mare, ad est della città. Oggi non è cambiato molto, se non che ai carri trainati da cavalli si sono sostituiti camion a gasolio !

Piazza Tolomei

Tuttavia, almeno sbirciando all’interno dei tanti camion fermi che scaricano le merci, difficilmente si vedono cassoni pieni: il più delle volte si scaricano poche cassette di merce da camion già piuttosto vuoti, tanto da far sorgere il dubbio sull’effettiva necessità di entrare in centro con mezzi così ingombranti ed inquinanti.

La bacchetta magica, ovviamente, non ce l’ha nessuno. Tuttavia già in passato erano state fatte alcune proposte, tra cui anche quella del MoVimento Siena 5 Stelle, di costituire un Interporto per la gestione delle merci agli esercizi in centro città, da consegnarsi attraverso veicoli a basso impatto ambientale (elettrico/metano) e, soprattutto, ottimizzando le consegne. Nulla di nuovo: esperienze simili esistono già in molte città italiane…

Toppa di asfalto davanti alle Logge del Papa

Per questo motivo, anche se mi sono dichiarato abbastanza soddisfatto della recente iniziativa dell’Assessore di provate a disincentivare il traffico veicolare inutile introducendo delle tariffe di accesso, anche se tale azione doveva essere affiancata sia all’avvio di un progetto di consegna merci alternativo che ad una semplificazione del rilascio stesso dei permessi (recarsi allo sportello in Viale Toselli e fare un’ora di fila per consegnare un pacco non è certo piacevole…).

Ci sarebbe poi da affrontare tutto il discorso relativo ai residenti: chi ha l’auto può scegliere se pagare il “bollino” e provare a trovare un parcheggio oppure lasciare l’auto lontano da casa e farsi una bella passeggiata. Il tema è ovviamente controverso perché se da un lato è giusto che chi abita in centro non debba essere penalizzato sul fronte della viabilità, dall’altro Siena è una città che sempre di più dovrà puntare sul turismo e non è sicuramente una bella cartolina avere le vie medievali invase di automobili. In tutto ciò si aggiungono anche le Contrade che, giustamente, reclamano il diritto di consentire ai loro contradaioli che abitano fuori dalle mura di frequentare la Contrada senza troppi problemi, soprattutto nelle ore notturne dove il servizio di TPL è più scarso.

Piazza del Mercato

La questione è piuttosto complessa e nessuna categoria vuole rinunciare ai diritti acquisiti negli anni di deregulation, dove -ed anche questo confermato dallo stesso Assessore e dalla Comandante dei VVUU- sono stati emessi moltissimi permessi “speciali” per le motivazioni più bizzarre.

Una osservazione però, da semplice cittadino che quotidianamente frequenta il centro storico, mi sento di farla: non è molto più bella, godibile e rilassante una città senza auto che si sfrecciano a pochi cm e camion che si incastrano nelle strette viuzze del centro, lanciando nuvole nere di gas addosso alle persone ?

 

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