Quest’anno ho regalato a mio figlio una console portatile per retrogaming presa su Aliexpress per poche decine di euro.
Le caratteristiche tecniche di questa console sono impressionanti, per il prezzo: dallo schermo IPS da 3,5″ con risoluzione fino a 640×480 ratio 4:3 molto luminoso e di ottima qualità alla CPU, un SOC Rockchip RK3326 con CPU Cortex-A35, GPU Mali-G31 MP2 e
RAM 1GB DDR3L.
Un mini-computer portatile su cui gira senza problemi la piattaforma Emustation e tutti i vari emulatori (MAME incluso), su sistema operativo GNU/Linux.
La batteria incorporata ai polimeri di Litio da 3000 mAh regala comunque diverse ore di divertimento, anche se la reportistica relativa al livello di carica non è delle migliori, come lamentato in diversi forum.
L’oggetto si presenta piuttosto bene, solido e di buona fattura. Al tatto, i controlli sono fluidi e reattivi.
Il boot è rapido e presenta molto velocemente la schermata iniziale del sistema pre-installato.
Il dispositivo ha DUE slot microSD: uno a destra, contenente il sistema operativo e l’altro a sinistra, per le ROM. Potete ovviamente mettere le ROM anche nella medesima microSD del sistema operativo, per praticità.
Sul fondo ci sono due porte USB-C, una contrassegnata con DC e l’altra OTG. La DC serve per caricare la batteria (un normale caricabatteria da cellulari 5V 2A va benissimo), l’altro per connettere un dispositivo in USB OTG.
Seguendo i consigli dei vari forum esistenti su queste console, ho immediatamente proceduto ad aggiornare il SO con l’ultima release di ArkOS, avendo ovviamente cura di scegliere la versione con il file DTB giusto (aeolusux.github.io/ArkOS-R3XS/tools/dtbIdentify.htm). Importante anche sostituire la microSD del SO (lo slot è protetto da un adesivo la cui rottura invalida la garanzia) con una di qualità, perché quelle incluse sono davvero di pessima fattura e foriere di molteplici problematiche.
Per aggiornare il SO ho preso una scheda microSD di qualità (nel mio caso, quella della Kingston serie Canvas in classe 10) e scritta l’immagine corrispondente di ArkOS usando il comando “dd” (volendo, potete usare anche una delle tante utility, come balenaEtcher). A questo punto ho sostituito la microSD originale con questa ed acceso il dispositivo: il primo boot sarà un poco più lungo perché al primo avvio il sistema ridimensiona alcune partizioni secondo la dimensione della microSD. Concluso il boot, spengo nuovamente il dispositivo ed estraggo la microSD, inserendola nuovamente nel lettore del PC. Nella scheda ci sono 3 partizioni: boot, root ed EASYROMS. Quella che ci interessa è EASYROMS, dove troviamo le cartelle dove aggiungere i file delle ROM dei giochi.
Dove sono le ROM dei giochi? Innanzi tutto è bene sottolineare che molte ROM sono ancora protette dal diritto d’autore, quindi l’uso senza averne diritto non è consentito. Tuttavia, se siete coraggiosi, cercando in Rete trovate svariati archivi a disposizione.
Considerate l’oggetto alla stregua di un mini PC portatile (o di un Raspberry PI), quindi con tutte le accortezze del caso. Ad esempio, spegnere correttamente il dispositivo per evitare la compromissione del file system è importante. Così come è importante spegnerlo prima di estrarre la microSD del SO.
Per concludere, considerando il costo e le prestazioni, oltre al fatto che mio figlio è felicissimo del regalo e si diverte moltissimo a giocare con alcuni grandi classici dei nostri tempi (anni ’80 e ’90), è un ottimo acquisto.
Alcuni link utili, oltre a quelli già citati nell’articolo: