2021 – Le 5 terre

La pandemia causata dal virus Sars-CoV19 ha paralizzato il turismo e, purtroppo, anche il sottoscritto. Così non abbiamo praticamente potuto spostarci da casa per oltre un anno, almeno fino a quando la colorazione “gialla” di molte Regioni e le temperature più gradevoli della primavera non ci hanno consentito di caricare velocemente un paio di valige in auto e partire per qualche giorno all’esplorazione di una delle zone più famose e belle della nostra penisola: le 5 terre.

Negli anni passati avevamo già fatto qualche veloce visita nella zona, apprezzandone la bellezza, ma questa volta eravamo decisi a esplorare da Lerici a Monterosso, passando per Vernazza, Rio Maggiore, Manarola e Corniglia. E ovviamente anche Porto Venere.

Facciamo base, dietro consiglio di amici, a La Spezia. Mai scelta fu migliore! Attraverso AirBNB prenoto un bell’appartamentino nel centro storico della cittadina dell’omonimo golfo, a 15 minuti a piedi dalla stazione FFSS e a pochi passi da tutte le necessità: ristoranti, bar, pizzerie, panifici, supermercati. L‘unico problema, a La Spezia, sono i parcheggi: pochi e quasi tutti a pagamento. Tuttavia nelle zone più in periferia ci sono aree libere e relativamente tranquille, come in prossimità dello Stadio, e quindi dopo aver scaricato i bagagli in prossimità dell’albergo, ho lasciato l’auto (che non abbiamo usato) in un parcheggio gratuito un po’ più distante (circa 1 km).

Il meteo, anche se le previsioni erano terribili (pioggia e temporali) ci ha “voluto bene”: giusto qualche pioggerellina leggera e qualche raggio di sole, che ci hanno regalato splendide immagini molto suggestive.

Lerici, Porto Venere, La Spezia

Il primo giorno, prima di andare all’appartamento, abbiamo visitato Lerici e Porto Venere (meta, quest’ultima, non raggiungibile in treno): complice il clima non particolarmente ottimo, con vento e pioggerellina, nonché il giorno feriale, abbiamo trovato pochissimo traffico e la visita a questi due bei borghi della riviera spezzina è stata gradevole e molto godibile. Sono borghi piuttosto piccoli, visitabili in una/massimo due ore (escluse ovviamente eventuali visite a musei e/o tour particolari), di cui abbiamo apprezzato le particolarità e gli splendidi scorci.

In particolare Porto Venere, raggiungibile con l’auto lungo l’unica strada possibile, ci ha sorpreso per la splendida vista dalla Chiesa di San Pietro, arroccata su un promontorio della caratteristica pietra nera (serpentinite) che troveremo spesso negli edifici civili e religiosi della zona.

Le 5 terre – Monterosso, Vernazza, Corniglia, Manarola e Rio Maggiore

Se probabilmente il modo più bello per gustarsi il Parco Nazionale delle 5 Terre è a piedi, lungo i numerosi percorsi trekking, abbiamo scelto (con Ema, 5 anni) di visitarle in treno. Peraltro Ema era emozionatissimo: non era mai stato su un treno, prima d’ora!

Il treno regionale che collega La Spezia con Sestri Levante passa più o meno ogni ora, rendendo piuttosto comoda la visita ai borghi toccati dalla tratta. A esclusione di Corniglia, dove il collegamento con il centro abitato è effettuato attraverso una navetta (oppure potete farlo a piedi, è circa 1 km), negli altri casi le stazioni sono proprio adiacenti al centro abitato (qualche volta, consentitemi di dirlo, anche troppo…).

È possibile acquistare, direttamente alla Stazione FFSS di La Spezia, un biglietto giornaliero “5 terre express a 13€ per gli adulti e 7,30€ per i ragazzi da 4 a 12 anni, che permette di prendere treno e navetta illimitatamente tra Levanto e La Spezia senza dover fare i biglietti a ogni stazione (inclusa la navetta per Corniglia).

Sono rimasto particolarmente colpito dalla quantità di chiese, altari e immagini sacre presenti un po’ ovunque, nelle tortuose viuzze con lunghe scalinate che si arrampicano sui crinali. Le scale, altra costante presente in ogni zona delle 5 terre, insieme alle strette (e caratteristiche) viuzze dei centri abitati.

Seppur molto turistiche, ammetto di non aver avuto l’impressione di un pesante stravolgimento a uso e consumo del turista. Anzi, forse complice l’evidente difficoltà di raggiungere certe zone, ho apprezzato la spontaneità di certi luoghi e il vivere la quotidianità del luogo, senza inutili forzature.

Vernazza è forse il borgo che più mi ha colpito, per la caratteristica piazzetta proprio sul mare e sul piccolo porticciolo antistante. Corniglia, invece, unico borgo delle 5 terre distante dal mare, offre panorami e scorsi meravigliosi sul territorio tutt’intorno dal belvedere posto proprio sulla sommità del centro abitato.

Rio Maggiore e Monterosso mi sono sembrate forse più “vive” degli altri borghi, mentre Manarola è l’emblema stesso delle 5 terre, con quella sua posizione incredibile proprio sulla scogliera, addobbata dalle case colorate.

Levanto

La stazione FF.SS. di Levanto è a circa 500mt dal centro abitato. Decisamente molto più adatta al turismo di massa, rivela da subito la sua indole di meta turistica estiva e forse anche per questo è meno “fascinosa” delle 5 terre.

Alcuni palazzi ed edifici, oltre alla chiesa di Sant’Andrea –anche questa con marmi bianchi e neri– tradiscono origini medievali ma, personalmente, non è un luogo che mi ha particolarmente entusiasmato.

Portofino e Santa Margherita Ligure

Qualche decina di km più a nord –e qualche decina di euro di pedaggio autostradale– per arrivare nella zona subito sotto Genova, dove c’è il rinomatissimo borgo di Portofino. Situato in fondo ad una stretta strada che percorre tutta la costa, con punti davvero stretti che rendono difficile il traffico veicolare, a Portofino ho trovato forse il parcheggio più caro d’Italia: 6€/ora, per un silos multipiano interrato proprio sotto il Municipio. Inutile dire che non c’erano alternative: forse arrivare qui con l’auto è il modo peggiore, ma complice il meteo e altri fattori, non potevamo farne a meno (col senno di poi, c’è una navetta/traghetto da Rapallo e da Santa Maria Ligure, decisamente meno costose).

Portofino è davvero delizioso, un piccolo borgo in una insenatura naturale di rara bellezza, dove il porticciolo fa da sfondo alla pittoresca cornice della piazza centrale. Luogo estremamente turistico e con prezzi decisamente sopra la media, vale comunque la visita di un oretta per arrivare fino al faro, incamminandosi sul sentiero che sale verso il castello posto sulla sommità della collina antistante il porto.

Santa Maria Ligure, piacevole cittadina pochi km prima di Portofino, mi ha sorpreso per il clima retrò che vi si respira. Saranno i palazzi in stile liberty e art decò, sarà la spiaggetta di sassi, ma il posto mi è piaciuto.

Per il ritorno verso La Spezia ci siamo avventurati lungo la vecchia Aurelia: una bella opportunità per gustarsi i panorami del luogo, ma solo se non soffrite il mal di auto.

Hai trovato utile questo articolo?

Questo articolo è stato visto 194 volte (Oggi 1 visite)
Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.