L’interesse del Paese

Casualmente mi cade l’occhio su Ballarò. Stanno intervistando i parlamentari, definiti “peones”, che hanno trasmigrato da un partito ad un’altro (spesso fondandone di nuovi…). Tutti rispondono “ho agito nell’interesse del Paese”, “le mie scelte sono nell’interesse del Paese”,” …interesse del Paese”,”…del Paese”,”…Paese”, “…se…”.

Insomma, la solita zolfa trita e ritrita della peggior politica degli ultimi 15 anni.

E poi, l’interesse del Paese. Siamo al 8,7% di disoccupazione, 24% per i giovani tra i 15 ed i 24 anni. Praticamente quando vedete un gruppo di ragazzi, uno su 4 è disoccupato (non studente…disoccupato !). Il 40% della ricchezza del paese è nelle mani del 10% delle famiglie. Abbiamo un debito pubblico che sfora 1800 miliardi di Euro. Il nostro tasso di crescita, comunemente chiamato PIL (anche se non è molto indicativo), è il più basso dell’eurozona.

Nella classifica di FreedomHouse, che stabilisce il livello di libertà di stampa nei vari paesi del mondo, siamo paragonati al Belize, alla Croazia, ad Israele (il link alla classifica). Se leggiamo il report dettagliato del 2010 in merito al Nostro beneamato paese, vien voglia di scappare a corsa.

I migliori studenti, costretti a dover sottostare a vergognosi contratti a progetto o lunghi anni di gavetta, fuggono all’estero dove -spesso- diventano grandi ricercatori e professori.

Siamo un paese fallito, se non economicamente, almento moralmente e sul piano sociale.

Vien davvero voglia di scappare.

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