La pizza potrebbe proteggere da malattie e morte, ma solo se fatta e mangiata in Italia

Prima di lavorare sull’intelligenza artificiale, perché non
facciamo qualcosa per la stupidità naturale?”
Steve Polyak

Forse avete già sentito parlare degli IgNobel, la versione “ignobile del ben più prestigioso premio Nobel.

Il premio IgNobel (“ignobel“) viene assegnato agli scienziati che si sono contraddistinti per le ricerche più stravaganti e inutili (speriamo almeno non siano state pagate da fondi pubblici!) e quest’anno, tra le nomination, compare anche un italo-olandese, il dott. Silvano Gallus, “for collecting evidence that pizza might protect against illness and death, if the pizza is made and eaten in Italy.”

Il dott. Gallus si dichiara orgoglioso del suo Nobel stravagante e non posso certo dargli tutti i torti: nella Società dell’Apparire, è già un successo vedere la propria ricerca balzare agli onori delle cronache!

«La pizza protegge da malattie e da morte»- ma attenzione- «vale solo se è prodotta e consumata in Italia» è la tesi sostenuta. E da consumatore abituale di pizza, rigorosamente Made in Italy, non posso che esserne felice.

Del resto la pizza, che nel 2017 ha ottenuto il riconoscimento UNESCO come patrimonio mondiale dell’umanità, è uno degli alimenti più famosi del nostro Paese: farina di grano duro, olio extra-vergine di oliva, origano, pomodoro, mozzarella…un tripudio delle eccellenze eno-gastronomiche nazionali! Che fanno anche bene alla salute.

Non ci resta che dire “W la pizza!”

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