La Mille Miglia

Lo ammetto: anche io sono andato a vedere il passaggio della Mille Miglia in terra di Siena. Sono andato perché non capita spesso di vedere una bella sfilata di auto storiche tra gli scenari di favola della campagna senese, in questo periodo più bella e verde che mai.

Però, dopo aver visto passare qualche scoppiettante auto d’epoca ma anche decine di Ferrari, Lotus ed altre vetture di lusso, ho capito cos’è la Mille Miglia: una parata di signorotti viziati, ricchi e ricchissimi, che scarrozza in barba alle norme stradali per le nostre strade. E noi povera plebe ad assistere alla parata dal ciglio della strada, impregnati dai gas di scarico e dalla polvere, agitando le mani nella speranza che il riccone ci noti e ci degni, anch’esso, di un saluto.

Che schifo.

Che schifo proprio perché quello che è loro permesso, al di là della parte “storica”, non è consentito a tutti noi cittadini italiani che paghiamo le tasse: bolidi rombanti, spesso con targa straniera, che sfrecciano ad alta velocità per le nostre strade, mettendo a repentaglio la sicurezza degli altri utenti della strada con sorpassi spericolati, impuniti.

Perché il ricco può “calare” rombando sulla sua Ferrari dal Casato di Sotto e sfrecciare sulle lastre di Piazza del Campo. Il senese, che ci vive e paga le tasse (bollino residenti compreso), no.

 

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