Una delle tristi realtà di questo Paese

Prima di tutto vennero a prendere gli zingari 
e fui contento, perché rubacchiavano. 

Poi vennero a prendere gli ebrei 
e stetti zitto, perché mi stavano antipatici. 

Poi vennero a prendere gli omosessuali, 
e fui sollevato, perché mi erano fastidiosi. 

Poi vennero a prendere i comunisti, 
ed io non dissi niente, perché non ero comunista. 

Oggi, in occasione della prima giornata del British Council, un convegno organizzato dall’Ambasciata Inglese in Italia, erano attesi al Rettorato dell’Università di Siena il Presidente Napolitano, il Presidente Monti, il Min. Fornero, il Min. Passera, l’On Rosy Bindi, On. Giuliano Amato e tutto il resto della compagine, compresi i corazzieri *sic*.

Non voglio neanche raccontarvi a cosa ho dovuto assistere in questi giorni, in cui il Rettorato sembrava un “formicaio” tanto era il fermento per la visita. Addirittura il Rettore ha scritto a tutta la comunità per comunicarci l’onore di tale presenza nel nostro Ateneo. Tutto ciò si inserisce in un contesto drammatico, che vede ancora la nostra Università alle prese con un forte buco di bilancio e la procura senese alle prese con alcuni procedimenti giudiziari di cui, ad oggi, non se ne vede ancora la fine.

Comunque, tralasciando aspetti tra il comico ed il grottesco (lo sapevate che dal Quirinale hanno mandato un addetto a verificare la comodità delle sedie ?), andiamo al sodo di quello che vorrei raccontare.

Come aderente al Movimento Siena 5 Stelle sento la responsabilità, e la volontà, di perseguire azioni atte a sensibilizzare gli altri cittadini forse un po troppo assopiti. Colta l’occasione della visita del Presidente decidiamo di preparare 4 cartelloni da mostrare ai “laici porporati de noantri”:

Presidente, i Suoi partiti hanno distrutto la mia Siena

Basta soldi pubblici ai partiti

Cos’è quella luce in fondo al tunnel ?

Comune di Siena, -17mln di €, dove sono finiti ?

Nulla di così particolare né di “violento”: la nostra era una chiara intenzione di provocare senza offendere e non ci saremmo certo aspettati di essere “censurati” dalle ingenti forze dell’ordine presenti.

Prepariamo i cartelli e li mostriamo alla balaustra della Chiesa di San Martino, nel Porrione, vicino alle Logge del Papa: visibili ma non troppo. Subito vediamo polizia e carabinieri in allarme, con la funzionaria della Digos, armata di telecamera, a riprenderci. Dopo aver attirato la curiosità di qualche passante, decidiamo di spostarci alle transenne di Piazza del Campo, dove sicuramente il Pres. Napolitano ci avrebbe notato.

Dopo circa 5 minuti ecco arrivare una decina di funzionari della Digos che ci intimano di togliere i cartelli. Chiediamo perché, anche per i contenuti molto sobri degli stessi. “Non potete esporre cartelli” rispondono. Bene, non vogliamo certo provocare problemi, così togliamo i cartelloni. Ci chiedono i documenti, per l’identificazione: ubbidiamo. Poi arriva un ordine, dall’alto: “Ragazzi, mi spiace ma dovete consegnarci i cartelli…“. Sequesto dei cartelli. Cavolo, non credevo di essere considerato un pericoloso sovversivo per così poco !!

Ma la nostra è una protesta educata e rispettosa, così arrotoliamo per bene i 4 cartelli, mettiamo l’elastico, mostro lo scontrino di 4€ per dimostrare che l’avevo pagati TASSE incluse, e consegniamo il corpo del reato ai funzionari.

Funzionari che, ci tengo a precisarlo, sono stati molto gentili e rispettosi ma purtroppo gli ordini dall’alto non si possono discutere…

In Italia 5 cittadini LIBERI, INCENSURATI, che pagano le tasse anche per mantenere questa vergognosa casta di parassiti, che paga lo sfarzo di queste manifestazioni inutili, che paga le forze dell’ordine per la scorta a questa gente (ma di cosa hanno paura ?), non ha la libertà di mostrare 4 cartelli al Rappresentante dello Stato Italiano e ad alcuni Ministri della Repubblica.

Questo paese non è una Democrazia: ieri ne ho avuta la certezza.

Un giorno vennero a prendere me, 
e non c’era rimasto nessuno a protestare.

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