Ted Cruz e quel “Mi Piace” porno

“L’unica prova della fama, diversamente dalla notorietà, è avere il tuo nome stampato sui giornali senza qualifiche descrittive.”
Elihu Root

E’ solo un “Mi Piace” ad un porno sul feed Twitter di @SexuallPosts. Se non fosse che, quel “Mi Piace“, proviene dall’account Twitter del senatore texano Ted Cruz, candidato alle ultime presidenziali ma sconfitto da Donald Trump, repubblicano ultra-conservatore, cristiano e padre di due figli e marito di Heidi Cruz, oltre che “fighter for liberty” (questo si legge nel suo profilo).

Tanto è bastato a scatenare un battage pubblicitario in tutto il mondo, con ovvie smentite da parte della sua addetta stampa che subito ha fatto sottointendere una violazione dell’account Twitter del senatore. Ovvio che a trarne beneficio sia stato proprio il canale @SexuallPost, che negli ultimi 30 giorni ha guadagnato ben 30,784 nuovi follower: non solo hanno subito utilizzato l’inopportuno click sulla loro tagline di presentazione (“Follow for the Same Porn @TedCruz Watches”) ma anche nei tweet continuano maliziosamente a menzionare il senatore (“thanks for watching ted!”).

Per quanto la vicenda abbia avuto tutto questo risalto perché ad esserne coinvolto è stato un importante e noto personaggio politico, l’insegnamento che se ne trae è semplice: sulla Rete, anche un semplice like può mettere nei guai, soprattutto se rivolto ad interessi non compatibili con il proprio lavoro o figura.

In Italia è emblematica la vicenda accaduta ad un operaio del Medio-Campidano, licenziato per un “like”: vicenda che, a poco tempo dal precedente della Nestlé, ebbe una discreta eco e suscitò preoccupazione sulle conseguenze di un uso troppo “leggero” dei social network.

Del resto, i social network sono ormai entrare di prepotenza nell’agone degli strumenti di (dis)informazione, arrivando ad essere equiparati a “mezzi stampa” in caso di diffamazione: non sono più un “giochino”, come qualcuno diceva fino ad qualche anno fa, ma ormai rappresentano (purtroppo), anche sotto il profilo sociale, una fetta sempre più importante della nostra vita e le conseguenze di un uso non molto “corretto” possono essere disastrose, come ci ricorda la triste vicenda di Tiziana, 31 enne partenopea, suicida per la vergogna conseguente alla diffusione in Rete di alcuni video hot in cui era protagonista.

Quindi, per concludere, commentare, condividere, mettere un “mi piace” sono semplici atti che possono avere delle conseguenze molto pesanti.

E, se proprio non riuscite a fare a meno di guardare un porno, almeno abbiate l’accortezza di usare la funzione “Nuova finestra di navigazione in incognito“.

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