Siena sperimenta il FrecciaLink

Siena sarà la prima a sperimentare FrecciaLink, il nuovo servizio di TrenItalia per portare il “Freccia Rossa” in tutti gli angoli, anche i più sperduti, del nostro paese.

Basta infatti un pulmino a 16 posti che ti porta nella stazione ad alta velocità più vicina, con il modico sovrapprezzo di 10€ che però comprende WiFi, schermo e bevande a bordo del comodo automezzo a motore che percorrerà le medesime e disastrate arterie di asfalto del nostro Paese.

La situazione senese è poi particolarmente disagiata: i 50 km dell’AutoPalio, che collegano Siena a Firenze, è un continuo cantiere inframezzato da buche e avvallamenti, tanto da essere il triste scenario di molti incidenti anche mortali. Per il treno, un unico binario fino Poggibonsi, da dove comunque la tratta per Firenze passa obbligatoriamente per Empoli: con molti sforzi sono arrivati a circa 1h di percorrenza complessiva da Siena e Firenze.

Ad est, verso Chiusi/Arezzo/Perugia, il tratto della E78 Siena-Bettolle non ha cantieri ma tante buche. Ed ancora non c’è un collegamento diretto con Arezzo, per il momento fermo da un lato a Rigomagno e dall’altro a Monte San Savino. Per Chiusi la scelta è avventurarsi sulla provinciale che attraversa Torrita di Siena, Montepulciano e Chianciano oppure prendere il decisamente più comodo tratto di A1, ovviamente a pedaggio. La ferrovia c’è ed è in uso: se non avete fretta, è un bellissimo tuffo nel passato (in tutti i sensi, dai tempi di percorrenza alla “littorina”).

Arriviamo ad Ovest, dove la Siena-Grosseto è ferma al famigerato “Lotto 9”, quello tra il Bivio di Orgia e Ornate (dove c’è la Tenuta di Bagnaia di Monti-Riffeser) che, secondo l’Anas:

E’ stata completata la progettazione definitiva. Il progetto definitivo è stato trasmesso per l’approvazione ed il finanziamento al Ministero delle Infrastrutture nel marzo 2008. La procedura di acquisizione dei pareri si è conclusa positivamente e, pertanto, è stata chiusa la Conferenza di Servizi istruttoria presso la Struttura Tecnica del Ministero delle Infrastrutture.S.G.C. Grosseto - Fano (E78)

Il resto del tratto, dopo decenni di attesa per il raddoppio, è a buon punto. Per il treno, invece, la linea ferroviaria esiste ma è praticamente usata solo per il TrenoNatura, transitando per bellissimi scenari di cartolina ma con tempi decisamente più consoni al 1800 che al 2000.

Non tutto il male viene comunque per nuocere: questo isolamento ha permesso a Siena di mantenere una identità forte, che ha iniziato a sbiadirsi negli ultimi anni grazie proprio alle maggiori connessioni con il mondo esterno. Identità che ancora oggi viene riconosciuta e fa della mia città un gioiello non solo per gli aspetti artistici ed architettonici ma anche cultuali.

Tuttavia le nuove sfide del mondo contemporaneo e la venuta meno della principale fonte di ricchezza della città (parlo ovviamente di “Babbo Monte”) rendono necessario aprirsi al mondo, anche attraverso le infrastrutture ed i collegamenti.

Collegamenti che, sul fronte dell’innovazione (almeno per il 2016), sono un pulmino a 16 posti che ti porta a Firenze per raggiungere Bologna in 2h e 15 minuti con 35€ (25€ il treno + 10€ di bus), traffico permettendo. Dimenticando, peraltro, che i bus già esistenti fanno il medesimo servizio a circa 3€ in meno.

Hai trovato utile questo articolo?

Questo articolo è stato visto 6 volte (Oggi 1 visite)
Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.