Molti amici e conoscenti, con cui mi trovo a parlare, mi chiedono come mai sono candidato nell’Italia dei Valori, dimostrando -spesso- un certo fastidio per Di Pietro. Bene, con queste poche righe provo a spiegare il perchè della scelta.
Mi sono avvicinato alla politica seguento Beppe Grillo e prendendo a cuore battaglie come quelle dei due V-Day e non solo. Non sò chi dei due abbia iniziato, ma la politica dipietrista e quella “grillina” si sono spesso avvicinate, con un Di Pietro che sempre più frequentemente appoggiava le iniziative del comico genovese. Detto questo è quasi fisiologica una mia vicinanza all’IdV, ma da quì alla candidatura…
A Siena, durante alcune iniziative -tra cui i succitati V-Day- i rappresentanti dell’IdV locale ci hanno sempre aiutato ed è nata, per così dire, una reciproca conoscenza. Mi ritrovo così a marzo con una telefonata del resp. provinciale dell’IdV, Alessio Manetti, che mi chiede se sono disponibile a candidarmi come consigliere provinciale con loro. Ci penso qualche giorno, poi decido di accettare: le cose si possono cambiare solo lavorandoci attivamente e non rimanendo, nella piazza, ad abbaiare alla luna. Ecco che decido di provarci, chiedendo però di rimanere indipendente (non ho alcuna tessera di partito).
Perchè non ho tessere di partito ? Beh, essenzialmente perchè non credo più nella conformazione partitica della politica italiana: devono essere i cittadini a formare i partiti, non l’opposto. Credo che il futuro politico dell’Italia non possa essere composto da strutture oligarchiche e piramidali che gestiscono e pretendono di interpretare, in nome delle ideologie, il pensare ed il volere di milioni di italiani: devono essere i cittadini, anche con idee trasversali, ad organizzarsi per riprendere in mano i loro comuni, le loro provincie, le loro regioni. E per finire, il loro Stato.
Penso che solo rilanciando una coscienza politica (non partitica !) si possa risollevare le sorti di questo nostro grande paese, sempre sballottato tra due grandi contendenti che si spartiscono la torta, e qualche sparuto gruppetto che si azzuffa per le briciole: abbiamo grandissime potenzialità, dalle rinnovabili (eolico, fotovoltaico, solare termico) alle tecnologie e scienziati (quanti italiani, dopo essere emigrati, diventano famosi ? Tanti !). Credo che l’Italia sia un paese immobilizzato da centinaia di lobby interessate solo a salvaguardare i propri interessi: la lobby dei banchieri, dell’industria, dell’artigianato, dei comemrcianti, etc etc etc. Ed i sindacati *storici* che ormai sono diventati, al pari dei partiti, dei centri di potere con cui ricattare questo o quello, a seconda della convenienza politica.
Stamani, mentre distribuivo i volantini, un signore mi ha detto: “Chi ? Di Pietro ? Mavaffanculo và…io son di sinistra, lui ha solo fatto casino e contribuito a far cadere il governo ! Io son di sinistra, si, è da 10 anni che non voto ed anche questa volta non ci vado !”. La mia risposta è stata: “Guardi, senza tanto strepitare, pensi solo a chi ha votato l’indulto e non ha fatto il conflitto di interessi: basta questo per farle capire come mai è caduto il governo…”
Ecco, ci risiamo, come al solito ho divagato :-). Tornando a noi, ho accettato volentieri la candidatura dell’IdV alla Provincia e spero che se riusciremo a conquistare qualche seggio, chi verrà eletto sappia portare un vero rinnovamento alla politica locale.