Libertà di comunicazione o schiavitù della notifica ?

Vogliamo spendere due parole sui suoni di notifica degli smartphone ? Fino a pochi anni fa, con i vecchi cellulari, il più comune era il “bip bip” che segnalava l’arrivo di un SMS. Anche a suonerie la scelta scarseggiava e c’era chi decideva deliberatamente di impostare il classico trillo dei telefono “driiin !! driin !!” facendo sobbalzare di spavento tutti quello che stavano nelle vicinanze.

Sembrano passate intere ere geologiche da quei tempi. Non c’era internet, non c’era il “traffico dati”, non c’erano “i ggiga e uazzappe. Non c’erano neanche le continue notifiche, che catturano la nostra attenzione e disturbano chi ci sta vicino.

Ormai è un continuo: a tavola, sul bus, in coda al supermercato, mentre si guida (maledetti voi !) e mentre si passeggia. Qualcuno anche mentre corre. Tutti a testa bassa con gli occhi sul display dello smartphone, in attesa della doppia spunta blu di Whatsapp o del suonino che segnala nuova mail, nuovi messaggi di Facebook o nuove comunicazioni in chat.

E guai a non rispondere in fretta: si potrebbe essere tempestati di telefonate preoccupate perché “scusa ma… non rispondevi !”. In bagno, al bar, a scuola e sul lavoro. Sempre con lo smartphone davanti agli occhi. Si discute, si litiga, si pianificano i viaggi, si cerca casa, si flirta e si cazzeggia con gli amici. Le dita scorrono veloci sul touchscreen dell’ultimo modello, sempre più grande, sempre più potente, sempre più…trendy ! Quadcore, optacore, ggiga di quì e ggiga di là (ma quanti sanno realmente cosa è un giga ?). Un tripudio di potenza di calcolo solo per mandare e ricevere messaggini ! Ormai anche i più anziani, inzialmente refrattari alla novità, si stanno convertendo al nuovo modo di comunicare, stuzzicati dai nativi digitali che cercano, disperatamente, di spiegare la differenza tra un SMS ed un messaggio di Whatsapp. E poi le “emoticons”, le faccine colorate, tentativo maldestro di sopperire alla sterilità emotiva del mezzo.

Qualcuno dice che è “libertà di comunicare”. A me sembra una nuova forma di schiavitù.  E scusate che ho appena ricevuto qualcosa sul cellulare e devo vedere chi è…

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