Il social credit cinese lascia a terra un milione di abitanti

“E’ la reputazione una veste effimera e convenzionale,
guadagnata spesso senza merito e perduta senza colpa.”
William Shakespeare

1 milione di cinesi non hanno potuto acquistare un biglietto aereo perché il loro punteggio sociale non era sufficiente. Sono gli effetti dell’adozione, dal 2014 in alcune regioni della Cina e dal 2020 in tutto il Paese, del social credit system: come riportato dalla AP “China bars millions from travel for ‘social credit’ offenses“, questa misura sta creando problemi importanti a milioni di cittadini, sanzionati anche per reati minori come portare fuori il cane senza il sacchettino per la raccolta delle deiezioni o non pagare una contravvenzione per divieto di sosta.

U.S. Vice President Mike Pence criticized it in October as “an Orwellian system premised on controlling virtually every facet of human life.”

China bars millions from travel for ‘social credit’ offenses, AP

Se forse può farci sorridere immaginare uno scenario alla Black Mirror nel paese del Sol Levante, immagino che scoprire di non poter più muoversi liberamente in quanto viene negato l’acquisto del biglietto aereo o del treno, sia ben poco divertente.

C’è invece molto da preoccuparsi, considerando gli effetti deleteri sul rispetto dei diritti civili che tali pratiche hanno: non solo per molti cittadini è praticamente impossibile alcun tipo di verifica sul loro “social credit” ma, a quanto risulta dalle fonti stampa disponibili, sembra molto difficile anche capire come poter recuperare punti.

Il problema non è ovviamente solo limitato alla possibilità – o meno – di acquistare biglietti aerei: il social credit si ripercuote anche sulla possibilità di ottenere un prestito, occupazionali e imprenditoriali. Insomma, una sorta di gogna sociale da cui è molto difficile liberarsi, resa possibile da un aumento dei sistemi di sorveglianza e di profilazione, dal riconoscimento facciale alla sequenziazione genetica.

Spaventa immaginare come un Governo possa aver introdotto misure repressive di questo tipo, se non fosse la drammatica quotidianità che coinvolge milioni di persone: il social credit system, che pensavamo possibile solo nel futuro distopico realizzato dagli autori della serie Black Mirror nel primo episodio della terza stagione, “Nosedive”, è diventato realtà.

E’ davanti a scenari come questi che si apprezzano le libertà costituzionali ancora garantite nel nostro Paese. Diritti che ogni cittadino deve sentire il dovere di difendere costantemente, ogni giorno, in particolare nell’attuale Era della Sorveglianza Massiva.

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