Il 33% degli Italiani non capisce o non sa scrivere una breve frase

“Non c’è niente di più terribile di un’ignoranza attiva.”

Johann Wolfgang Goethe

Questo è lo sconvolgente dato che si evince dai risultati del PIAAC – Programma OCSE per la valutazione internazionale delle competenze degli adulti, descritti in un articolo di Tullio De Mauro su Internazionale:

I risultati dell’ultima indagine sono stati pubblicati a dicembre. Su testi di comunicazione quotidiana si verifica la totale incapacità di decifrare singole parole o cifre (alfabetizzazione strumentale elementare) per l’1 per cento di adulti nativi o immigrati tra i 16 e i 65 anni (in Italia per il 5 per cento dei nativi). Il 7 per cento non capisce o non sa scrivere una breve frase (in Italia il 33) e percentuali maggiori hanno difficoltà anche nella comprensione di testi orali (l’accertamento di ciò è una novità importante).

Sono risultati che non possono lasciare indifferenti: 1 persona su 3 ha difficoltà a capire o scrivere una breve frase in italiano ed ho il forte sospetto che non si parli solamente di anziani.

Capita spesso su Facebook (o su altri social networks) di incappare in errori piuttosto gravi, come l’uso del verbo avere senza “h” (“o appena mangiato…”, “la politica non a capito…”). Inoltre spesso si evidenzia un uso piuttosto povero del vocabolario, oltre ai consueti errori con i congiuntivi (ammetto che, talvolta, sbaglio anche io).

Capisco che questa situazione sia a tutto vantaggio della “politica” (con la “p” minuscola) che beneficia dell’ignoranza diffusa e di italiani incapaci di capire cosa avviene nelle stanze del potere, incantati dalle vane promesse elettorali ed incuranti delle conseguenze di sbagliate scelte politiche.

Notizie come questa sono un vero insulto alle conquiste sociali del nostro secolo, la scolarizzazione prima di tutto: distrutta dall’idea di una “Italia Berlusconiana“, fatta di veline e calciatori con tanti soldi e ben poco cervello.

 

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1 comment
  1. Molto Interessante. La cosa andrebbe segnalata a Grillo. Con questi numeri è evidente che la rete soccombe a fronte di una massiccia campagna su Tv e Radio. Su internet si raccoglie un enorme consenso ma la differenza la faranno sempre analfabeti e semianalfabeti che non frequentano le letture elettronche. E non bastano nemmeno i comizi, che raggiungono solo 1 millesimo della popolazione. Forse può bastare per Siena (a proposito… in bocca al lupo…) ma non per la profonda provincia.

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