2020, annus horribilis anche per l’Italia digitale, chiude in bruttezza con il cashback

“Hanno inventato il perfetto computer per ufficio.
Se fa un errore dà la colpa a un altro computer.”
Milton Berle

Non ne è andata bene una, in questo 2020, neanche per l’informatica nazionale. Che ne esce, a fine 2020, con le ossa “digitali” decisamente rotte. Iniziamo con il portale INPS, la cui giustificazione iniziale “è stato un attacco hacker”, con la quale avevano tentato di proteggersi, è caduta velocemente nel ridicolo. E poi, come sempre avviene in questo Paese, nel dimenticatoio. In attesa che succeda ancora, ovviamente.

L’ennesimo fallimento dell”Informatica Pubblica non è tardato ad arrivare. Si è chiamato Immuni, l’app di contact tracing che avrebbe dovuto essere installata da almeno il 60% degli italiani e che, invece, si è arenata a meno di 10 milioni di download (non è dato sapere quanti sono gli utilizzatori reali).

Proseguiamo poi con la bruttissima figura del portale del Bonus Mobilità, incapace di reggere alle richieste arrivate durante il click day, con tempi di attesa biblici e migliaia di italiani che, frustrati, hanno rinunciato all’incentivo per il monopattino e la bici elettrica.

Se ci fosse stata ancora conferma che il settore ICT della Pubblica Amministrazione italiana necessita di qualche riforma urgente, ecco il cashback che manda in crisi l’app IO a causa di un numero imprevisto (!) di accessi. Scaricata, a quanto si apprende dalla dashboard sul sito ufficiale, quasi 8 milioni di volte con una repentina impennata a Dicembre, quando la notizia dell’imminente attivazione del cashback di Stato ha solleticato gli appetiti dei cittadini italici (se lo facevano a marzo e inserivano il contact tracing in questa app, forse anche il destino di Immuni sarebbe potuto essere diverso).

N.B. Potete monitorare lo stato dell’app IO dalla pagina io.italia.it/status/

Il cashback è un meccanismo premiale per incentivare l’utilizzo dei pagamenti elettronici (Bancomat e Carte di debito/credito) da parte dei cittadini italiani. Il decreto 156 del 24 novembre 2020 “Regolamento recante condizioni e criteri per l’attribuzione delle misure premiali per l’utilizzo degli strumenti di pagamento elettronici“, è stato pubblicato nella Gazzetta ufficiale 296 del 28 Novembre e riporta i dettagli del funzionamento.

Vedremo se, almeno questo, funzionerà come previsto. Ma se il buongiorno si vede dal mattino

Come funziona il Cashback

Dal 1 Gennaio 2021:

  • il programma è suddiviso in tre periodi di 6 mesi:
    a) 1° gennaio 2021 – 30 giugno 2021;
    b) 1° luglio 2021 – 31 dicembre 2021;
    c) 1° gennaio 2022 – 30 giugno 2022;
  • per ognuno di questo slot temporali, viene riconosciuto un rimborso del 10%, fino a un massimo di 150€. Transazioni superiori a 150€ concorrono per 150€;
  • per ogni periodo devono essere effettuate un minimo di 50 transazioni attraverso i pagamenti elettronici registrati;
  • i rimborsi sono erogati sull’IBAN indicato entro 60 giorni dal termine di ognuno dei tre periodi indicati;

Nel periodo di sperimentazione, ovvero dall’8 dicembre al 31 dicembre 2020, le regole sono:

  • minimo 10 transazioni elettroniche;
  • rimborso del 10% fino a un massimo di 150€ per ogni transazione;
  • limite massimo del rimborso a 150€, erogato nel mese di febbraio 2021;

Come attivo il cashback?

È necessario avere uno smartphone abbastanza aggiornato da permettere l’installazione dell’app IO (scaricabile da qui sia per iOS che Android).

È poi necessario avere, o attivare, il sistema di autenticazione SPID. Personalmente ho scelto il provider di autenticazione di Poste Italiane, che è il più usato in Italia e probabilmente anche il più facile (e gratuito) da attivare. Se avete una carta d’identità elettronica (CIE), attraverso l’app di PosteID l’attivazione potete farla in pochissimi minuti. Altrimenti sarà necessario recarsi presso uno sportello postale per il riconoscimento e conseguente attivazione.

Dopodiché si deve aprire l’app IO, autenticarsi con SPID e poi attivare il cashback nella sezione “portafoglio”. A questo punto vanno aggiunti i sistemi di pagamento che utilizziamo, a noi registrati. Per le carte Bancomat, il sistema riesce automaticamente a recuperarle e quindi basterà attivarle (attenzione: vanno attivate esplicitamente una a una!). Per le carte di credito e di debito, invece, vanno compilate le rispettive sezioni e gestire la relativa attivazione.

Riepilogo situazione cashback

A questo punto, nella sezione “portafoglio“, avremo il riepilogo della nostra situazione e l’elenco dei sistemi di pagamento attivi. Semplice, no?

P.S. Non dimenticatevi di indicare l’IBAN per l’accredito del cashback!

Buona spesa!

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