L’Europol chiede aiuto alla Rete per fermare gli abusi sui bambini

“Il senso morale di una società si misura su ciò che fa per i suoi bambini.”
Dietrich Bonhoeffer

Sicuramente la categoria di reati più odiosa è quella ai danni dei minori. Si va dalla violenza, compresa quella domestica, a veri e propri abusi anche di natura sessuale.

Le indagini per scoprire certi tipi di reati possono però essere molto difficili, poiché attraverso la Rete è possibile distribuire il materiale pedo-pornografico in tutto il mondo, anche attraverso canali cifrati e protetti che rendono difficile identificarne la provenienza. Tuttavia gli oggetti, talvolta insignificanti, che compaiono nelle immagini sequestrate possono essere di grande aiuto per identificare i luoghi dove il materiale è stato prodotto, aiutando le forze di polizia nell’attività di repressione dell’odioso reato.

Anche un piccolo dettaglio può aiutare ad identificare il luogo dell’orrore, così l’Europol ha predisposto un servizio on-line per chiedere a tutti se riconoscono certi oggetti o luoghi. Il progetto Stop Child Abuse (https://www.europol.europa.eu/stopchildabuse)  ha proprio questo obiettivo, poiché “We are convinced that more eyes will lead to more leads and will ultimately help to save these children.“.

La campagna, lanciata ad inizio Giugno 2017, in pochi giorni ha ricevuto più di 10.000 contributi da altrettanti cittadini europei. Si tratta sicuramente di un esperimento interessante che dimostra, ancora una volta, le infinite potenzialità della Rete.

Per concludere, non mi rimane che invitarvi a visitare la pagina del progetto Stop Child Abuse ed aiutare nell’identificazione di questi criminali.

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