Rifiuti Zero a Sovicille

“La società umana sostiene se stessa trasformando la natura in immondizia.”
Mason Cooley

Devo ammettere che Rossano Ercolini mi ha davvero affascinato: quando sono andato, questo pomeriggio, alla presentazione del suo ultimo libro “Rifiuti Zero” al Centro di Ecoscambio di Sovicille (SI), credevo di ascoltare il classico mono-logo-tematico sui rifiuti.

E’ stata una serata piacevolissima, con un interessante intervento che ha investito a 360° la società ed il contesto attuale: dalla qualità della Democrazia alla qualità di tutti noi cittadini, che la Democrazia siamo chiamati a sostenere.

Ho apprezzato tantissimo la visione di puntare sulla consapevolezza dei cittadini, che passa dalla conoscenza (e quindi, cultura) all’impegno attivo: come per l’iniziativa di Zero Waste, che ormai conta centinaia di gruppi locali in tutta Italia e nel mondo, spesso è la pressione sociale dal basso che provoca i cambiamenti di direzione da parte della classe politica.

Anche sul mondo dei rifiuti è così, partendo dalla consapevolezza dell’emergenza ambientale che stiamo vivendo: risorse sempre più scarse, grandi cambiamenti climatici, paesi dell’ex-terzo mondo che stanno aumentando i loro ritmi di crescita e, quindi, anche di spreco. Il nostro Pianeta non può sopportarlo, ed è urgente cambiare i ritmi di consumo delle materie prime: il portale Earth Overshoot Day ci ricorda che, per essere sostenibili al ritmo attuale, ci vorrebbe 1,7 volte il nostro pianeta!

Peraltro ho apprezzato che il Comune di Sovicille sia, al momento, l’unica realtà della Provincia di Siena ad aver aderito al progetto Rifiuti Zero. Sovicille rappresenta, con i suoi 10.000 abitanti, circa il 5% dell’intera provincia. Con l’approvazione del protocollo “10 passi verso Rifiuti Zero” nel maggio 2018, l’Amministrazione si è impegnata a:

  1. Il raggiungimento del 60% di raccolta differenziata per il 2018, il 70% per il 2019 e l’80% entri il 2020;
  2. L’impegno ad intensificare gli sforzi e le iniziative formative a tutti i livelli, scuole comprese;
  3. Di verificare la possibilità di avviare dal 2019 la sperimentazione di un sistema tariffario basato sull’effettiva quantità di rifiuti indifferenziati prodotti dalle utenze;
  4. Di completare entro il 2018 la realizzazione e l’affidamento della gestione del centro di ECO SCAMBIO, nel quale sarà possibile scambiare oggetti ancora utilizzabili, implementando la pratica virtuosa del riuso e della diminuzione dei rifiuti;
  5. Di dare mandato alla Giunta di intraprendere contatti con i rivenditori locali affinché adottino politiche di riduzione degli imballaggi, anche attraverso la vendita di prodotti sfusi, la sperimentazione del vuoto a rendere e l’installazione di eco-compattatori. Di procedere all’informatizzazione della stazione ecologica di Piscialembita. Tutto ciò anche tramite l’istituzione di un sistema premiante con eco-tessera. Di implementare il numero delle casine dell’acqua al fine di ridurre la circolazione della plastica;
  6. Di istituire l”Osservatorio verso Rifiuti Zero”al fine di rendere il percorso partecipato e verificabile;
  7. Di impegnarsi in tutte le sedi istituzionali per orientare il ragionamento complessivo nella direzione di un’economia circolare vera e coerente, che porti ad una graduale dismissione dell’inceneritore di Poggibonsi;
  8. Di dare mandato al Sindaco di esprimere in Assemblea ATO in sede di discussione di Piano di Ambito, l’orientamento contrario di questo Comune all’ipotesi di realizzazione di nuovi impianti che vadano nella direzione opposta a quella indicata;
  9. Di valutare la possibilità di una revisione delle convenzioni sugli impianti;
  10. Di confermare l’orientamento di questo Consiglio Comunale per la modifica delle quote all’interno dell’Ato attraverso un sistema di premialità per chi produce minori quantità di rifiuti indifferenziati e maggiore percentuale di raccolta differenziata.

Qualcosa è stato fatto, qualcos’altro – invece – è in ritardo: che l’Amministrazione Comunale si dia una mossa a completare gli impegni presi nel Protocollo anche per dimostrare come si possa, con la volontà politica, adottare strategie di riduzione dell’impatto ambientale. Soprattutto in un territorio bello, prezioso ed incontaminato come il nostro.

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