29 marzo 2022 - 10:58

Bologna, la «patente digitale» per i cittadini virtuosi: punti e premi. E un’app con tutti i servizi

La novità di Palazzo d’Accursio per facilitare l’accesso agli sportelli (o evitarli) e dare informazioni in tempo reale sulla mobilità: «Ma quelli fisici non spariranno»

di Francesco Rosano

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Matteo Lepore e Massimo Bugani (LaPresse)
Matteo Lepore e Massimo Bugani (LaPresse)

Portare su pc e cellulari dei bolognesi uno sportello digitale che offra anche più servizi di quelli in presenza, offrire in tempo reale informazioni per una mobilità intelligente che permetta di sopravvivere ai cantieri dei prossimi anni (tram e Passante innanzitutto) e poi utilizzare i Big Data per «premiare» i cittadini virtuosi con agevolazioni e scontistiche. Non ci sono solo i supercomputer del Tecnopolo, che con la nascita del «gemello digitale» di Bologna daranno comunque una mano, nel futuro new-tech di Palazzo d’Accursio, dove l’amministrazione ha in cantiere un piano di innovazione digitale che da qui al 2024 promette di cambiare radicalmente il rapporto tra cittadini e macchina comunale.

Sportelli virtuali e reali per personalizzare l’esperienza dei cittadini

«Si sta costruendo quella che chiamiamo una nuova rete idrica per la città. Nei prossimi anni molti servizi passeranno sul digitale in Italia, qui abbiamo un progetto ambizioso che si muove da basi solide», rivendica l’assessore all’Agenda digitale Massimo Bugani, alla sua prima conferenza stampa con il sindaco Matteo Lepore dalle elezioni che hanno sancito l’asse M5S-Pd. «Daremo ai cittadini servizi basati sulle loro esigenze — dice il primo cittadino — e questo ci permetterà di personalizzare la loro esperienza. Le persone potranno trovare sul loro cellulare o sul computer tutto quello che farà l’amministrazione». Gli sportelli reali, però, non scompariranno. «Manterremo un supporto “fisico” per tutte le persone che non usano il web, soprattutto le più anziane», assicura Lepore. Ma l’obiettivo è un’alfabetizzazione informatica che non lasci indietro nessuno, anche per questo dal 6 aprile partirà un tavolo dedicato proprio al digital divide.

La card con i punti digitali per il «cittadino virtuoso»

Tra gli interventi più innovativi c’è lo smart citizen wallet. «Il portafoglio del cittadino virtuoso», spiega Bugani, che aveva lavorato al progetto con l’amministrazione Raggi (a Roma oggi la piattaforma è attiva in fase sperimentale). L’idea è simile al meccanismo di «una raccolta punti del supermercato», come sottolinea lo stesso assessore. «Il cittadino avrà un riconoscimento se differenzia i rifiuti, se usa i mezzi pubblici, se gestisce bene l’energia, se non prende sanzioni dalla municipale, se risulta attivo con la Card cultura». Comportamenti virtuosi che corrisponderanno a un punteggio che i bolognesi potranno poi «spendere» in premi in via di definizione: «Scontistiche Tper, Hera, attività culturali e così via».

La sperimentazione dell’app dopo l’estate

Il progetto del citizen wallet partirà in via sperimentale dopo l’estate, ma resta il nodo della privacy e delle resistenze che potrebbe incontrare tra i cittadini. «Ovviamente nessuno sarà costretto a partecipare, chi vuole darà il consenso scaricando e utilizzando un’apposita applicazione, io credo saranno in tanti ad aderire», scommette l’assessore pentastellato, che punta ad allargare il più possibile i vantaggi per i cittadini virtuosi: «Vogliamo fargli capire che non sono degli “sfigati” ma che i loro comportamenti vengono premiati». Tra le novità del piano di innovazione digitale anche un percorso di formazione sulla cyber security che punta a rendere a prova di hacker le amministrazioni della Città metropolitana, infine i benefici per la mobilità: «Sarà tutta basata su nuove tecnologie e dati. Con i cantieri che arriveranno dovremo abituare le persone a muoversi in modo diverso e le informazioni a disposizione in tempo reale — conclude Lepore — permetteranno di farlo evitando colli di bottiglia o incidenti».

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