La nostra nuova stufa a legna

Di tutte le fonti di energia, il calore umano è quella meno costosa.”
Anonimo

Tra gli articoli più ricercati del mio blog c’è sempre quello relativo alla mia scelta della stufa a legna.

Che piaccia o meno, è il dilemma che prima o poi coglie chi vuole scaldarsi senza spendere cifre esorbitanti: legna o pellets ?

Sicuramente non è una risposta facile, che deve essere ben contestualizzata. Dipende in primis dallo spazio disponibile in casa, dal diametro e dalla lunghezza della canna fumaria, dalla voglia di accendere il fuoco e… dalla praticità!

E’ innegabile che le moderne stufe a pellets siano molto comode: carichi il pellets, programmi il timer e fa (quasi) tutto da sola, basta un attacco alla corrente.

Io che sono un nostalgico adoro la fiamma del fuoco che danza e non potrei mai rinunciarvi per una simil “fiamma ossidrica” come quella del pellets. Sarà poi che, per precauzione, mi piace pensare di potermi scaldare (ed anche cucinare) anche in caso di black-out… e poi, da buon informatico ipertecnologico, l’idea di avere una stufa con tanto di CPU non mi entusiasma molto: certe volte preferisco le cose classiche, semplici, affidabili e sicure.

Comunque, dopo due anni di stufa a legna prestata, una vecchia Castelmonte, abbiamo deciso di acquistarne una più consona allo stile contemporaneo della nostra casa e anche più “prestazionale”.

Approfittando così degli incentivi fiscali al 50% fino a fine anno, abbiamo iniziato a guardarci intorno, visitando i tanti negozi di stufe che negli ultimi anni sono spuntati come funghi un po ovunque (eh, la crisi…).

I nostri vincoli, oltre all’aspetto estetico e per il fatto che la voglio “a legna”, sono anche per la canna fumaria da 130: già questo limita tanto le possibilità di scelta ! Comunque, anche grazie ai motori di ricerca e al Web, abbiamo avuto modo di valutare decine di modelli dallo stile più o meno moderno.

Premetto che di aziende costruttrici di stufe a legna ce ne sono tantissime. Gran parte trattano modelli dalla linea classica, soprattutto per le fasce di potenza più basse (6-8kw) e la maggior parte hanno un diametro dell’uscita fumi di 150. Non voglio stare a fare troppa pubblicità, che poi sembra anche brutto, ma abbiamo visto e valutato alcuni modelli molto belli della AustroFlamm e della Morso, che hanno però il difetto di costare veramente tanto. Certo, il rapporto qualità/prezzo è buono però…

Per caso una sera, ma proprio per caso, dopo che eravamo praticamente decisi a prendere la Flok 2.0 della AustroFlamm (preventivo con montaggio e consegna, escluso tubi, oltre 3000€ !), capito sul sito web della Rika, un’altra azienda austriaca che produce stufe a legna esteticamente belle e con molti modelli per canne fumarie da 130.

Capito proprio  –quando si dice le coincidenze !– sul modello che mi hanno appena montato in casa: la Tema.

Dal sito web della Rika, uno dei migliori in termini di flessibilità (puoi configurare la tua stufa, vedere gli accessori, le caratteristiche, fare le comparazioni…), trovo i rivenditori più vicini: la Elettroduemila a Colle val D’Elsa, la Galleria del Fuoco a Firenze, la Grotti Marmi & Caminetti di Terranuova Bracciolini.

Sempre più convinto che questa sia la stufa per noi, dedichiamo alcune ore del nostro tempo libero a fare un giro tra i rivenditori. Il più fornito, in quanto a mostra, è indubbiamente la Grotti Marmi & Caminetti di Terranuova Bracciolini: una sala mostra enorme, con decine e decine di stufe di ogni marca, tipo, colore e modello ! Se avete dubbi o volete vedere e toccare con mano la vostra preferita, è il posto giusto.

Il più convincente, in quanto a professionalità, è stata la Galleria del Fuoco di Scandicci ma il più conveniente, dove abbiamo preso la stufa, è l’Elettroduemila di Colle val d’Elsa: gentilissimi, cortesi e disponibili (ed io non solo affatto un cliente facile !)

Passiamo adesso alle prime impressioni sulla Rika Tema. Esteticamente la trovo veramente bella, ben fatta, solida ma non troppo “massiccia”, linee pulite in stile contemporaneo. Abbiamo scelto il modello con le fiancate in pietra ollare, di colore grigio, che ne ammorbidiscono l’impatto visivo. Il grande sportello anteriore, con ampio vetro, è molto scenografico e permette di godere a pieno della fiamma. Anche le rifiniture sono molto precise, i giunti ingrassati e le guarnizioni sono montate in maniera precisa: qualità austriaca.

Direttamente dal sito web le specifiche tecniche:

  • 990 x 494 x 482 mm Misure AxLxP
  • 164 kg Peso con rivestimento in pietra
  • 68 kg Massa di accumulo
  • 130 mm Diametro allacciamento canna fumaria
  • 30x28x27 cm Dimensione camera di combustione HxBxT
  • 6,00 kW Potenza nominale
  • 3,00 kW Potenza minima Il kit di pulizia ed altri accessori.
  • 70 – 160 m³ Capacità di riscaldamento del locale
  • 83,2% il Rendimento

Insieme alla stufa, viene fornito anche un set di accessori per la pulizia della pietra, un guanto per non scottarsi, i manuali di istruzioni.

La spesa complessiva è di poco superiore ai 2000€, trasporto, montaggio con i tubi ed IVA inclusa, da pagarsi rigorosamente via bonifico bancario, con modello apposito, per poter usufruire della detrazione di cui vi dicevo.

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11 comments
  1. Sei soddisfatto della tua scelta? Anche per me è il primo inverno con una stufa tipo la tua: io ho acquistato la Uno Xtra dell’Austroflamm rivestita in pietra ollare e sono molto contenta. Ciao.

    1. Ciao Pierangela, dopo circa un mese di utilizzo praticamente giornaliero devo dire che sono decisamente soddisfatto. Ho notato, rispetto alla vecchia stufa, che questa ha dei tempi di riscaldamento sensibilmente più lunghi (dovuti probabilmente all’accumulo di calore…) ma che si mantiene calda per molte ore dopo lo spegnimento.
      Considera che la sera, prima di andare a letto, metto un ultimo legno nella stufa chiudendo la valvola sottostante: bruciando pian piano, mi mantiene la casa tiepida tutta la notte fino a mattina !

      Difetti: ho notato che la verniciatura è molto delicata e si graffia facilmente. Stessa cosa per la pietra ollare: bisogna starci molto attenti.

      1. Sulle istruzioni c’è scritto che con 9 Kg di legna (io uso il faggio) la stufa dovrebbe rimanere calda per almeno 10 ore. Io ne metto circa 15 perché la mia casa è vecchia, non riceve sole in inverno e solo gli infissi sono in pvc Finstraal); ho fatto ricoprire il muro vicino alla stufa con un materiale isolante e riflettente il calore, al mattino però ci sono 2°/3° in meno nella stanza. Ultimamente siamo a-6°. L’ultimo legno lo metto verso le dieci di sera. Tieni conto che la stanza è abbastanza grande, 35 mq e che di giorno tengo le due porte aperte sul lungo e largo corridoio. Le tengo chiuse solo la notte e al mattino la stufa è quasi fredda all’esterno. Si riscalda velocemente e dopo qualche ora chiudo la griglia che c’è nella parte superiore per avere più accumulo di calore. Non sono sicura se la sto utilizzando nel modo più corretto, so per certo però che il rendimento dipende dal tipo di casa. La verniciatura della mia è opaca e bisogna stare un po’ attenti, ma per i graffi dovrebbero esserci dei prodotti, almeno così mi è stato detto; per quanto riguarda la pietra ollare finora non ci sono stati problemi. Se hai tempo e voglia, mi potresti far sapere in che modo usi la tua stufa e come la carichi? Io uso il top-down per l’accensione, è più sicuro. Scusa la mia lungaggine, ti ringrazio e ti saluto. Pierangela.

        1. Oddio Pierangela, io non abito in zone con condizioni climatiche così estreme…in Toscana, a Siena, la temperatura difficilmente scende sotto zero. Tuttavia non saprei risponderti perché sono un semplice utente e non un esperto. Grazie comunque per la tua testimonianza !

          1. Io ho comperato una Austroflam… ma non mi sembra una gran stufa, non ha un cassettino o quantaltro che contenga la ceneree di conseguenza quando apro lo sportello bbraci e cenere si riversano sul pavimento e dopo 6 mesi il refrattario in due punti è rotto….

          2. Giuseppe, anche noi avevamo visto le Austroflam che hanno la raccolta cenere interna (lo giustificano con l’alto rendimento della stufa e la pochissima cenere prodotta) ma abbiamo preferito la Rika anche per questo motivo, ovvero che ha un cassetto più comodo da raggiungere. Per il refrattario, anche nella nostra si è già rotto in 3 punti…

          3. Ciao, stiamo anche noi valutando l’acquisto di una rika a legna. Volevo chiederti se il vetro si sporca molto e ogni quanto lo pulisci? So che hanno un sistema brevettato per mantenerlo pulito e volevo capire se tale sistema funziona bene..
            Grazie.
            Silvia

          4. Ciao Silvia,

            non sapevo del sistema brevettato di pulizia. Diciamo che il vetro si sporca secondo quello che bruci nella stufa: se la legna non è perfettamente asciutta e fa molto fumo e condensa, il vetro si annerisce in fretta. Altrimenti può stare anche diversi giorni senza bisogno di essere pulito. Per pulirlo utilizzo semplice carta di giornale leggermente bagnata e cenere: funziona meglio di tanti prodotti…

            Michele

          5. Ciao,
            io ho una Jotul F600, la casa è su due piani, la scalda con grande facilità… anzi anche troppo!
            quest’anno ho sprecato molta legna per capire bene come far funzionare al meglio la stufa..il prossimo anno ho valutato che il consumo sarà sui 30 quintali scarsi..quest’anno penso arriverò a 35.
            ci scaldiamo solo con quella, la temperatura nella sala è nel reparto giorno dove c’è la f600 è di 23/25 gradi e nel reparto notte 20/22, la casa è di 110 metri totali..se la si fa andare a pieni regimi si fanno tre cariche da circa 8/9 kg di legna al giorno, riprendendo le braci precedenti… quando la stufa è molto calda, le braci mantengono anche 10 ore e la stufa si raffredda del tutto solo dopo 15/16 ore..se si vuole tenere un calore meno forte basta fare cariche più piccole 4/5 kg e comunque anche qui le autonomie sono molto lunghe (6/7 ore)… l’importante e fare un bel fuoco, la legna deve diventare bianca, poi si chiude il registro dell’aria… di solito la fiamma dura sulle 2 ore.. ma quello dipende molto dal tiraggio della canna, quindi anche dalla temperatura esterna.
            la stufa è tutta in ghisa pesa circa 220 kg, ha un cassetto porta cenere che si svuota una volta a settimana, per assurdo più la stufa è sporca è meglio è per la combustione.
            secondo me la nostra Jotul è fantastica, molto pratica. il vetro non è mai sporco, scalda un sacco, ed è bellissima!
            il segreto è imparare a fare le cariche bene è usare buona legna. questo tipo di stufa funziona con il letto di braci, occorre mantenerle per farla funzionare al meglio!

          6. Buongiorno con i modelli sempre più nuovi e performante occorre una buona canna fumaria, magari con regolatore di tiraggio, consiglierei le rika solo se si acquista un modello con rikatronik.saluti.Tullio Barzaghi

  2. Ciao solo per aggiungere una nota…
    oggi non è più neppure vero che la stufa a legna sia “meno pratica” del pellet…
    le stufe a legna Blaze King hanno persino 40 ore d’accensione continua e 41 kg di carica di legname…
    tanto bel caldo per tantissime ore!
    CIAO !

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